IL MONUMENTO AI CADUTI
Per perpetuare l’estremo sacrificio dei concittadini caduti
per la Patria, all’indomani del conflitto sorse l’esigenza d’innalzare anche a
Milazzo (piazza Roma) un monumento commemorativo. In seguito all’indizione di
un concorso, da parte del comitato cittadino presieduto dal gen. Francesco Del
Buono, venne premiato il bozzetto dello scultore palermitano Nino Geraci,
discepolo di Mario Rutelli ed Antonio Ugo, il cui nominativo è riportato nel
monumento assieme all’anno di conclusione dell’opera, il 1926. Il monumento
venne arricchito con l’apposizione di una corona in bronzo, finanziata dai
concittadini emigrati negli USA (Società
Indipendente Milazzo di Brooklyn, New York) e realizzata dal padre del
Geraci, Gaetano, a sua volta scultore e decoratore allievo di Domenico
Trentacoste, celebrato autore delle decorazioni plastiche del Teatro Massimo di
Palermo e del palazzo di Montecitorio a Roma.
Il
cantiere col monumento in costruzione (30 luglio 1926)
Giornale di Sicilia, 16-17 giugno 1926
Di seguito, il bando di concorso indetto nel 1923
4
novembre 1936, davanti al Monumento ai Caduti: l'omaggio di Attilio Liga (in
prima fila all'estrema destra), segretario del Fascio, di Luigi Rizzo (secondo
da destra) e del gen. Francesco Del Buono (terzo da destra, con decorazione)
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