giovedì 2 ottobre 2014

Il sindacalista

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Il sindacalista ufficiale di complemento



Giuseppe Currò

(1894-1959)


A Milazzo, nell’immediato dopoguerra, precisamente nel periodo compreso tra l’estate del 1920 ed il marzo del 1921, l’ordine pubblico venne alterato da gravi disordini scaturiti dalle rivendicazioni contadine rivolte in primo luogo ad ottenere gli aumenti salariali necessari a compensare il vertiginoso aumento del costo della vita causato dalla Grande Guerra appena terminata.



Protagonista di quelle lotte contadine fu Giuseppe Currò, un contadino di contrada Due Bagli (era colono dei Cumbo-Bonaccorsi) che oggi può essere ricordato a ragione come il Padre del sindacalismo milazzese.



Tornato dal Fronte, Giuseppe Currò fu Vincenzo, ufficiale di complemento dell’Esercito durante il primo conflitto mondiale, organizzò - comunque senza successo - i contadini milazzesi allo scopo di strappare ai locali proprietari terrieri, allora produttori vinicoli, alcuni aumenti salariali, oltre all’incremento della quota di prodotto-mosto spettante ai numerosissimi coloni della Piana.



Al Currò spettò il non facile compito di coordinare quelle rivendicazioni in un clima che in quel periodo si faceva sempre più incandescente a causa del dilagare dello squadrismo fascista.



L’organizzazione del movimento contadino sfociò nella creazione, era il marzo del 1921, della prima Camera del Lavoro milazzese, antenata dell’odierna sezione della CGIL, a capo della quale venne designato proprio il Currò.



Lo scontro raggiunse il suo apice in occasione dello sciopero del 29 marzo 1921, quando - come attesta un rapporto inviato dal Prefetto di Messina al Ministro dell’Interno - «circa 700 scioperanti armati bastoni, condotti dal Currò, scorazzarono campagne facendo smettere lavori campestri».



Alla Sua memoria è stata recentemente intitolata una strada della Piana.





Il “Prefetto di Ferro” Cesare Mori intercetta telegramma inviato alla Federterra di Bologna


 Gazzetta del Sud, 29 ottobre 2009




 Cerimonia d’intitolazione della via Giuseppe Currò nel novembre 2013 alla presenza del figlio del sindacalista emigrato in Australia



 Lapide marmorea al Cimitero di Milazzo

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